Il villaggio di ABA BORU si trova su un altopiano brullo e sferzato dal vento dove le persone vivono di un’economia di sussistenza basata sulla coltivazione di mais e l’allevamento di pecore, capre e mucche.
Il pozzo è stato costruito dagli ingegneri idrici etiopi insieme agli uomini del villaggio per rendere la comunità responsabile e autonoma nella gestione e manutenzione del bene ricevuto.
Il pozzo è circondato da una recinzione lignea per tenere lontani gli animali e per regolamentare l’accesso delle famiglie.
Prima della costruzione del pozzo, le donne e le bambine erano costrette a camminare per chilometri alla ricerca di acqua. Le bambine saltavano la scuola e l’acqua che trovavano era di rigagnoli e pozze non protette, sporca e pericolosa per la salute.
Ora, il pozzo garantisce acqua potabile e facilmente accessibile a tutte le famiglie del villaggio (75 persone) e viene usata per bere, cucinare e lavarsi mani e viso: l’igiene è fondamentale per prevenire il tracoma, principale causa infettiva di cecità nel mondo (l’ Etiopia è il 2° paese africano con la più alta prevalenza di tracoma) e altre malattie.