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MAGNIFICHE VISIONI

27 novembre 2011 domenica
Solita colazione al levar del sole. Salutiamo il caro Adama e partiamo verso Tin Tan. È un bel villaggio inerpicato, ma la strada per raggiungerlo è orribile. Vediamo un uomo che tesse utilizzando un telaio rudimentale e un uomo sordo che cuce la coperta per un morto.
Proseguiamo per Borko scendendo verso la vallata costellata di verdi piante di banani. In lontananza, sulla sinistra, si estende la smisurata savana con accampamenti peuls. È molto piccolo e bello il mercato di Borko. Si svolge attorno a un piccolo corso d’acqua e a piante così verdi, imponenti e rigogliose che offrono sollievo dalla calura che assilla continuamente. Gli unici due bianchi presenti vengono notati e una donna agguerrita, presentandosi come impiegata comunale, ci trascina in municipio dove, in presenza del sindaco, ci vengono imposti dei timbri sui nostri diari di viaggio previo pagamento! Il timbro, molto bello, riproduce il nome del villaggio e l’effigIe di due caimani. Pagando un ulteriore supplemento ci viene proposta la visita allo stagno con i sacri animali. Acconsentiamo per la tenace insistenza.
Riprendiamo la strada panoramica incontrando interminabili mandrie di animali che si fermano ad abbeverarsi alle pozze d’acqua. Traghettando il Bani giungiamo a Djenné. All’Hôtel Djenné Djenno ceniamo, con una fioca luce, nel cortile, pieno di piante esuberanti e colorate, ascoltando una melodiosa voce femminile (litanie dei griots), accompagnata dal suono di una chitarra e della calebasse.
Tin Tan, il villaggio
al telaio
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