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PERICOLO IN AGGUATO

25 novembre 2011 venerdì
Sveglia alle 4.30. Esco, buio pesto.
Rumore di tonfi nel pozzo, sussurrii di donne, qualche fuocherello acceso. Sono iniziati gli approvvigionamenti d’acqua. La temperatura è molto fresca, rientro in tenda. Verso le 5 riesco e faccio un po’ di foto con il flash poi, altre, al sorgere del sole.
La colazione è a base di banane e taralli. Smontiamo la tenda (scrivo al plurale ma è Elisabetta a farlo) e poi andiamo dal capo villaggio per i soliti convenevoli, saluti e raccomandazioni di buona manutenzione del pozzo. Visitiamo la piccola scuola con il maestro e distribuiamo del materiale didattico fornito dai bambini della Scuola dell’Infanzia Luigia Vigoni di Loveno di Menaggio (CO). Ci rendiamo disponibili per il rifacimento del tetto e delle pareti con l’obbligo di utilizzare materiali tradizionali senza stravolgere l’architettura dell’insieme.
Alle nove partenza per GUINEWOROKANDA per visionare il nostro pozzo il cui scavo in roccia è arrivato a 74,50 metri ma, purtroppo, con poca acqua presente.
Siamo in periodo di siccità. Visto che precedentemente c’erano 4 metri d’acqua si spera che la falda ripristini tale livello; in caso contrario si vedrà di riattare un forage, a circa 100 metri di distanza, dotato di una pompa inservibile (Kieba).
È ora di accomiatarci dagli amici di Alì2000. Proseguiamo con Aldo e la guida Bureima che ci accompagnerà in moto sino a Guari dove faremo una sosta idrica. Tanti i bambini che ci attorniano e vogliono bere: se vuoi dare loro delle bottiglie si azzuffano, e allora … li metto in fila e faccio sorseggiare loro, uno alla volta, della coca cola.
Rientriamo al Togona via Bankas sulla strada panoramica che ha un fondo stradale orrendo. Ci incontriamo con Annalisa e il dott. Roberto Stiliano, presidente della fondazione CUMSE. Conosciamo Annalisa da un incontro in Mali nel nostro viaggio del 2008; ha a cuore dei villaggi lontani dalla civiltà che hanno bisogno di tutto. Si trovano a sud ovest della capitale Bamako, comune di Oualia, Regione Kaies, vicino al confine del Senegal. Lo scopo dell’incontro è di gettare le basi per un progetto comune di aiuto a quelle popolazioni. Vedremo.
Per i recenti rapimenti di due francesi, tecnici cementieri, a Hombori e di cinque turisti, di cui uno ucciso per resistenza, a Timbuctu, ci sono due soldati e un poliziotto che sosteranno tutta la notte all’Hôtel per proteggerci.
la prima acqua
 
in attesa
 
la scuola
 
il pozzo
la poca acqua
 
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